Manarola è frazione di Riomaggiore, così come le altre Cinque Terre, è stretta tra il Mar Ligure e la ripida catena montuosa che si distacca dall'Appennino presso il Monte Zatta e scende in direzione Sud-Est facendo da spartiacque tra la Val di Vara e la zona costiera.
Il borgo si colloca al termine della valle del torrente Groppo. Le abitazioni variopinte, costituite dalle tipiche case arroccate genovesi, si affacciano una ridosso all'altra sulla via principale. Il paese poi si inerpica sul costone roccioso che si protende sul mare, determinando un intreccio di stretti carrugi, i quali corrono paralleli su più livelli intermedi collegati da irregolari scalinate in ardesia.
Glia altri comuni delle Cinque Terre si trovano: A nord-ovest Monterosso, Corniglia e Vernazza, mentre a sud-est è Riomaggiore.
Il castello, un tempo baluardo difensivo contro le incursioni dei pirati saraceni, intorno al quale era sorto il nucleo centrale del paese, nei secoli è stato trasformato in abitazione privata, ma è tuttora ben riconoscibile per la sua struttura arrotondata in pietra. La porta di accesso è visibile in Via del Baluardo.
In una posizione privilegiata per ammirare la magnifica struttura del borgo è Punta Bonfiglio su cui si snoda un camminamento costruito dai manarolesi aperto nel 1968, che permette di collegare la Marina con lo scalo di Palaedo. Sulla parte più alta di Punta Bonfiglio sorge il piccolo cimitero del paese. Impressi sulla facciata sono i versi finali della poesia Liguria di Vincenzo Cardarelli:
"O aperti ai venti e all'onde
liguri cimiteri!
Una rosea tristezza vi colora
quando di sera, simile ad un fiore
che marcisce, la grande luce
si va sfacendo e muore."
Suggestivo è l'ultimo tratto di Via Belvedere che costituisce un vero e proprio balcone a picco sul mare, terminando in una panoramica piazzetta dedicata ad Eugenio Montale, sulla cui targa sono riportati i primi versi della poesia Riviere:
"Riviere,
bastano pochi stocchi d'erbaspada
penduli da un ciglione
sul delirio del mare."
Manarola è raggiungibile attraverso due sentieri principali, entrambi segnalati dalla sezione spezzina del CAI (Club Alpino Italiano).
Il primo sentiero del crinale è conosciuto come Alta via delle Cinque Terre. Questa antica mulattiera corre lungo lo spartiacque che separa la costa delle Cinque Terre dalla Val di Vara e costituisce una diramazione secondaria della Alta via dei Monti Liguri, alla quale si connette presso il Monte Zatta.
Note informative più dettagliate: per raggiungere il borgo dal sentiero di crinale è necessario imboccare uno dei seguenti sentieri trasversali: sentiero 6 presso Monte Marvede, sentiero 6/a presso Monte Capri o sentiero 02 presso Monte Galera.
L'altro percorso, il secondo costituito è parte di un più ampio itinerario che attraversa l'intera Riviera Ligure ed è noto come sentiero azzurro, il quale attraversa tutte le Cinque Terre da Monterosso a Riomaggiore, assumendo nel tratto tra quest'ultima e Manarola le sembianze della celebre Via dell'Amore. Tale infrastruttura, che conferisce notorietà a Manarola quanto il vino tipico Sciachetrà,fu scavato nella roccia, a picco sul mare. A differenza di quello di crinale, tale sentiero è soggetto al pagamento di un biglietto d'ingresso imposto dal Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Un altro percorso da ricordare è ''La Via dei Santuari'' si attraversa ogni paese delle Cinque Terre visitando in ognuno tali strutture religiose.
Facente parte del ''Parco Nazionale delle Cinque Terre'' inseriamo il link di questi posti meravigliosi immortalati in alcune foto e sono elencati anche numerosi itinerari: www.parconazionale5terre.it/home.asp?id_lingue=1.
Escursioni: it.wikiloc.com/percorsi/outdoor/italia/liguria/manarola.
Sono anche di rilievo quattro sentieri, tra cui quello nominato ''La Via dei Santuari'' i quali attraverso il verde permettono di muoversi tra le frazioni.
Dal 1961, nel periodo natalizio, sulla collina che domina il borgo viene allestito un suggestivo presepe luminoso (il più grande al mondo), i cui personaggi, sono costituiti da migliaia e migliaia di luci montate su apposite sagome che conferiscono alla rappresentazione un fascino unico al mondo. Oltre al celebre presepe, nel periodo di Pasqua, si realizza sulla stessa collina una Via Crucis luminosa.
Invece, per la festa di San Lorenzo, 10 agosto, è illuminata una rappresentazione del santo con la famosa graticola.
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